Leda e il fiore dai mille colori (1° Episodio)
Finalita’:
riconoscere le proprie emozioni, sentimenti e vissuti e trovare il modo o le parole per esprimerli. riconoscersi nelle emozioni, sentimenti e vissuti degli altri.
Obiettivi::
- aiutare il bambino a conoscersi meglio
- stimolare motivazioni e curiosita’ esplorativo-intellettive in grado di metterli in azione davanti a situazioni incerte, problematiche e ambigue.
- incentivare a riconoscere nell’oggetto o nell’evento l’elemento problematico e individuarne le varie soluzioni.
- mettere in condizione il bambino di esprimere senza timore le proprie intenzioni.
- confronto delle proprie idee con quelle degli altri
- acquisire maggior sicurezza in se stessi e negli altri
risultati attesi :
- maggiore conoscenza di sé
- maggiore sicurezza di sé
- creazione clima positivo di classe
- conoscenza dei compagni
- fiducia nei compagni
- riconoscimento autorità adulto
- miglioramento capacità comunicativa
PRESENTAZIONE
La storia
La storia di Leda è un pretesto narrativo, che, per la sua semplicità strutturale, risulta particolarmente adatto ai bambini della scuola primaria. È la storia di un piccolo folletto, Leda, il cui aspetto viene descritto all’inizio nei minimi dettagli, e che a un tratto, senza grossi preamboli, intraprende un viaggio alla ricerca del “fiore dai mille colori”. Non è l’unico personaggio che anima la storia. Compaiono altri folletti, ognuno con caratteristiche ben precise, e altre figure che si scoprono man mano. Al centro del racconto è il “viaggio”, simbolo di un percorso di crescita e di cambiamento. Ci mostrerà il protagonista messo di fronte a situazioni in cui spesso dovrà fare delle scelte, dissipare dubbi, superare difficoltà e conflitti. Leda abita in un villaggio e ha tanti amici coi quali gioca volentieri. Un giorno, durante un gioco, trova una mappa misteriosa che promette di guidarlo alla scoperta del “fiore dai mille colori” e decide, con qualche esitazione, di seguirla. Alcuni suoi amici partiranno con lui, altri no, ognuno con aspettative diverse nei confronti del viaggio. I folletti vivranno molte avventure: attraverseranno il Bosco Nero, personaggi che sono ciò che non sembrano, situazioni particolari. Piano piano i suoi amici rinunceranno e Leda si troverà solo insieme a un compagno. Insieme arriveranno a destinazione e scopriranno che arrivo e partenza a volte possono coincidere, senza per questo far perdere di significato e di fascino il viaggio, vera meta. Leda e Adel impareranno a vedere il quotidiano con occhi diversi e torneranno al villaggio profondamente cambiati.
I momenti di ogni incontro:
devono seguire un rituale, preciso, sempre lo stesso:
- si stabilisce insieme un saluto
- lettura dell’insegnante
- elaborazione con immaginazioni, simulazioni, esperienze
- ricomporre il gruppo e rituale d’uscita
REGOLE DA RISPETTARE
- non si esprimono giudizi e valutazioni né positivi né negativi su tutto ciò che viene raccontato e detto ognuno comunica ciò che sente giusto col modo che ritiene giusto
- ognuno cerca di esprimere ciò che sente, senza preoccuparsi di deludere le aspettative (anche nascoste) degli altri.
- nel laboratorio non c’è spazio per: suggerimenti, risposte, consigli
- fuori dal setting non si parla di ciò che avviene lì
- rispetto per tutto ciò che si dice. le persone non vanno analizzate, sottoposte a domande, si deve tutelare silenziosamente e comprendere silenziosamente.
ATTIVITA’
- drammatizzazione e giochi di ruolo
- conversazioni guidate
- attività grafico-pittoriche
- attività ludiche
1° EPISODIO
C’era una volta un folletto. Uno come ce ne sono tanti. Del tutto identico a quello che ogni bambino riconosce subito. Era piccolo e smilzo, dagli occhi furbi e dai gesti vivaci. Portava in testa un lungo cappello a punta che non toglieva nemmeno per andare a dormire. Indossava comodi vestiti di panno colorato e portava ai piedi calzari silenziosi e comodissimi. Viveva in un bosco di faggi, querce e castagni. Un normale bosco, ma a lui, che era piccino, sembrava immenso. Iniziava sul finire dei campi e si inerpicava sulla collina. Viveva alla base di una grande quercia, in una casina accogliente e calda. Non era solo Leda, insieme a lui nel bosco vivevano altri folletti. Tutti lavoravano, giocavano, mangiavano e dormivano. A volte Leda era allegro, altre volte triste. A volte amava stare con gli altri, a volte da solo, anzi, non voleva vedere nessuno intorno a lui. A volte era curioso e faceva mille domande, altre volte svogliato, pigro e disattento. A volte era soddisfatto, a volte immusonito e ombroso. Insomma, era un folletto, con tutti i suoi pregi e difetti. Con le sue capacità e le sue difficoltà. I grandi lo giudicavano strano, ma i bambini lo capivano benissimo, perché spesso si sentivano proprio come lui, e magari senza un motivo.
ATTIVITA’
- disegno il folletto. Se vuoi fallo allegro, triste, svogliato ecc…
- disegno dove vive
- cartellone bosco
- schede con alberi vari
- collage coi folletti dei bambini e le loro case